venerdì 28 dicembre 2012
Si Traveste Da Batman Per Aiutare La Polizia: Arrestato
L’arresto di Batman non se lo aspettava nessuno, eppure è successo in America. Il 33enne Mark Wayne Williams è stato arrestato dalla polizia americana per aver indossato un costume da Batman e cercato di far luce su un misterioso…incidente d’auto.
E’ già la seconda volta che Williams tenta un gesto eroico ma non gli viene riconosciuto. Tempo fa fu fermato, sempre dagli agenti statali, per aver intralciato un’indagine della polizia camminando sui tetti vestito, come al solito, da Batman. Ora è giunto il momento di chiedere aiuto a Robin!
E’ già la seconda volta che Williams tenta un gesto eroico ma non gli viene riconosciuto. Tempo fa fu fermato, sempre dagli agenti statali, per aver intralciato un’indagine della polizia camminando sui tetti vestito, come al solito, da Batman. Ora è giunto il momento di chiedere aiuto a Robin!
Poliziotto fulmina con il Taser bimbo di 10 anni perché non gli lava l’auto
Al rifiuto del bambino di lavargli l'auto gli ha sparato addosso due scariche da 50.000 volt Siamo purtroppo abituati a leggere della leggerezza con cui i poliziotti usano le armi. In questo caso non si tratta di un’arma da fuoco ma di un Taser, un’arma che eroga scariche da 50.000 volt.
Il poliziotto in questione si chiama Chris Webb, la vittima della sua follia è un bambino di soli 10 anni. È successo a Tularosa, New Mexico, Stato del sud degli Usa. Il poliziotto era stato invitato presso la scuola Intermediate School, a parlare del suo lavoro, a spiegare in cosa consisteva e narrare qualche vicenda in cui era stato coinvolto.
Ad un certo punto l’agente decide di chiedere ai piccoli spettatori di lavarli l’auto di pattuglia. R.D. decide che non ne ha voglia, lui non vuole lavare la sua auto. Webb è stato citato in giudizio insieme con il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del New Mexico. Stando agli atti del processo, al rifiuto del bimbo il poliziotto gli avrebbe detto: «Ora ti faccio vedere cosa succede a chi non obbedisce alla polizia». Due scariche di Taser dirette al petto di R.D. che è svenuto e a cui sono rimaste due piccole cicatrici.
Gli avvocati di R.D. sostengono che il bambino soffre di stress post traumatico: «Si sveglia nella notte toccandosi il petto, con la paura di non svegliarsi mai più». Webb invece afferma che il giorno prima aveva rimosso le cartucce dal Taser proprio in previsione della dimostrazione alla scuola media. Prima di uscire di casa però lo aveva ricaricato dimenticandosi di averlo fatto quando ha sparato al bimbo. Dice che si è trattato di un incidente.
Di diversa opinione gli avvocati del piccolo che ci tengono a rimarcare che: «Nessun agente con un minimo di responsabilità avrebbe usato il Taser in un modo così sconsiderato davanti a dei bambini». Il poliziotto in questione è stato punito con soli tre giorni di sospensione. Piccola considerazione personale: inutile dire che la pena è assolutamente inadeguata.
Il poliziotto in questione si chiama Chris Webb, la vittima della sua follia è un bambino di soli 10 anni. È successo a Tularosa, New Mexico, Stato del sud degli Usa. Il poliziotto era stato invitato presso la scuola Intermediate School, a parlare del suo lavoro, a spiegare in cosa consisteva e narrare qualche vicenda in cui era stato coinvolto.
Ad un certo punto l’agente decide di chiedere ai piccoli spettatori di lavarli l’auto di pattuglia. R.D. decide che non ne ha voglia, lui non vuole lavare la sua auto. Webb è stato citato in giudizio insieme con il Dipartimento di Pubblica Sicurezza del New Mexico. Stando agli atti del processo, al rifiuto del bimbo il poliziotto gli avrebbe detto: «Ora ti faccio vedere cosa succede a chi non obbedisce alla polizia». Due scariche di Taser dirette al petto di R.D. che è svenuto e a cui sono rimaste due piccole cicatrici.
Gli avvocati di R.D. sostengono che il bambino soffre di stress post traumatico: «Si sveglia nella notte toccandosi il petto, con la paura di non svegliarsi mai più». Webb invece afferma che il giorno prima aveva rimosso le cartucce dal Taser proprio in previsione della dimostrazione alla scuola media. Prima di uscire di casa però lo aveva ricaricato dimenticandosi di averlo fatto quando ha sparato al bimbo. Dice che si è trattato di un incidente.
Di diversa opinione gli avvocati del piccolo che ci tengono a rimarcare che: «Nessun agente con un minimo di responsabilità avrebbe usato il Taser in un modo così sconsiderato davanti a dei bambini». Il poliziotto in questione è stato punito con soli tre giorni di sospensione. Piccola considerazione personale: inutile dire che la pena è assolutamente inadeguata.
Io avrei punito anche solo il gesto di puntare una qualsiasi arma addosso ad un bambino. Non ho assolutamente idea di cosa pensasse di trasmettere al bimbo se anche il Taser fosse stato scarico.
Cane impara a guidare l’auto.
L’esperimento è stato condotto da un’associazione che opera in difesa degli animali abbandonati.
Il cane che vedete in foto è uno schnauzer, che si chiama Monty. Questa associazione ha ben pensato di modificare un’auto appositamente per lui per permettergli di guidarla, e quindi gli è stato insegnato a guidare.
Gli sono bastate solo poche lezioni di scuola per riuscire ad ingranare la marcia e quindi ad imparare a guidare la macchina. Monty capisce quando deve frenare, quando deve sterzare o quando è venuto il momento di accelerare.
Ma Monty non è il solo cane che sarà in grado di guidare: ci sono altri due suoi amici, che si chiamano Ginny e Porter, di razze diverse, che a breve potranno esordire al volante di un’auto realizzata appositamente per loro. L’associazione, con questo progetto, vuole sensibilizzare l’opinione comune e far capire che questi trovatelli sono davvero intelligenti.
Il cane che vedete in foto è uno schnauzer, che si chiama Monty. Questa associazione ha ben pensato di modificare un’auto appositamente per lui per permettergli di guidarla, e quindi gli è stato insegnato a guidare.
Gli sono bastate solo poche lezioni di scuola per riuscire ad ingranare la marcia e quindi ad imparare a guidare la macchina. Monty capisce quando deve frenare, quando deve sterzare o quando è venuto il momento di accelerare.
Ma Monty non è il solo cane che sarà in grado di guidare: ci sono altri due suoi amici, che si chiamano Ginny e Porter, di razze diverse, che a breve potranno esordire al volante di un’auto realizzata appositamente per loro. L’associazione, con questo progetto, vuole sensibilizzare l’opinione comune e far capire che questi trovatelli sono davvero intelligenti.
La strada che canta
Se si viaggia a 60 km/h per 560 metri sulla Melody Road di Shibetsu in Giappone si può ascoltare la Shiretoko Ryojyo, una canzone popolare della durata di 34 secondi. L’idea di creare una strada che canta parte ben 36 anni fa, quando il padre di Shizuo Shinoda, al tempo proprietario di una ditta di costruzioni nell’isola di Hokkaido, attraversò una strada con un bulldozer, lasciando dei solchi a causa dei cingoli. Quando Shinoda ci passò tempo dopo con la macchina notò che quei graffi creavano suoni di tono diverso: basso o alto a seconda della velocità che acquisiva.
Trent’anni dopo e dopo la morte del fratello, la ditta di costruzioni ereditata dal padre è sommersa dai debiti e Shinoda decide di costruire una “melody road” per evitare il fallimento. Nel novembre del 2004 ottiene l’approvazione del Comune per la costruzione: è un successone. “Nata dall’esigenza di far sopravvivere l’azienda, ora è diventata un mezzo per far sorridere le persone”. Data l’affluenza di turisti per “ascoltare” la strada sono molti i Comuni che richiedono una melody road: ora in Giappone esistono otto strade cantanti.
La strada non è solo una trovata commerciale. L’isola di Hokkaido possiede il più alto tasso di incidenti dell’intero Giappone: di fronte al cartello “La musica si sente correttamente guidando a 60 km/h” gli automobilisti finiscono per rallentare. Un modo efficace di salvar vite divertendo. E ora si costruiscono melody tunnel e melody ponti. Inoltre senza i grandi palazzi della città, sostituiti dalle montagne e da enormi distese di prati verdi, alquanto rari in Giappone, gli automobilisti possono godere di un paesaggio stupendo accompagnato da un sottofondo musicale.
Trent’anni dopo e dopo la morte del fratello, la ditta di costruzioni ereditata dal padre è sommersa dai debiti e Shinoda decide di costruire una “melody road” per evitare il fallimento. Nel novembre del 2004 ottiene l’approvazione del Comune per la costruzione: è un successone. “Nata dall’esigenza di far sopravvivere l’azienda, ora è diventata un mezzo per far sorridere le persone”. Data l’affluenza di turisti per “ascoltare” la strada sono molti i Comuni che richiedono una melody road: ora in Giappone esistono otto strade cantanti.
La strada non è solo una trovata commerciale. L’isola di Hokkaido possiede il più alto tasso di incidenti dell’intero Giappone: di fronte al cartello “La musica si sente correttamente guidando a 60 km/h” gli automobilisti finiscono per rallentare. Un modo efficace di salvar vite divertendo. E ora si costruiscono melody tunnel e melody ponti. Inoltre senza i grandi palazzi della città, sostituiti dalle montagne e da enormi distese di prati verdi, alquanto rari in Giappone, gli automobilisti possono godere di un paesaggio stupendo accompagnato da un sottofondo musicale.
Poliziotti che infrangono le regole viene imposta la fascia di Hello Kitty
Consiste di una larga fascia rosa acceso, decorata dall’immagine della famosissima icona nipponica Hello Kitty e da due cuori ricamati: è la punizione imposta ai poliziotti di Bangkok in caso trasgrediscano le regole o vengano meno ai propri doveri.
Infatti, tutti i poliziotti della capitale tailandese che arriveranno a lavoro in ritardo, butteranno cartacce a terra, parcheggeranno in divieto di sosta o si lasceranno andare a qualsiasi trasgressione minore avranno l’obbligo di portare la vistosa ed umiliante decorazione per alcuni giorni.
Lo scopo è ovviamente quello di mettere in imbarazzo i poliziotti colpevoli e spingerli quindi a non ripetere le loro infrazioni. Il colonnello della polizia Pongpat Chayapan ha dichiarato:”Questo provvedimento aiuterà a rinforzare la disciplina. Non dovremmo lasciare che le piccole infrazioni vengano trascurate.
I poliziotti colpevoli saranno obbligati ad indossare la fascia e rimanere in ufficio per alcuni giorni, con l’ordine di non rivelare quali sono state le loro trasgressioni. Che lascino indovinare alla gente di cosa sono colpevoli”, Chayapan ha concluso aggiungendo:”(Hello) Kitty è un’icona carina creata per le ragazzine. Non è certo qualcosa che dei poliziotti che vogliono passare per uomini duri potrebbero desiderare su un bicipite”. Ovviamente in caso di infrazioni reiterate non sarà più il bonario faccione della gatta più famosa in oriente a fare da punizione ai poliziotti recidivi, ma si ricorrerà a quel punto a sistemi più tradizionali.
Infatti, tutti i poliziotti della capitale tailandese che arriveranno a lavoro in ritardo, butteranno cartacce a terra, parcheggeranno in divieto di sosta o si lasceranno andare a qualsiasi trasgressione minore avranno l’obbligo di portare la vistosa ed umiliante decorazione per alcuni giorni.
Lo scopo è ovviamente quello di mettere in imbarazzo i poliziotti colpevoli e spingerli quindi a non ripetere le loro infrazioni. Il colonnello della polizia Pongpat Chayapan ha dichiarato:”Questo provvedimento aiuterà a rinforzare la disciplina. Non dovremmo lasciare che le piccole infrazioni vengano trascurate.
I poliziotti colpevoli saranno obbligati ad indossare la fascia e rimanere in ufficio per alcuni giorni, con l’ordine di non rivelare quali sono state le loro trasgressioni. Che lascino indovinare alla gente di cosa sono colpevoli”, Chayapan ha concluso aggiungendo:”(Hello) Kitty è un’icona carina creata per le ragazzine. Non è certo qualcosa che dei poliziotti che vogliono passare per uomini duri potrebbero desiderare su un bicipite”. Ovviamente in caso di infrazioni reiterate non sarà più il bonario faccione della gatta più famosa in oriente a fare da punizione ai poliziotti recidivi, ma si ricorrerà a quel punto a sistemi più tradizionali.
Distributore di lingotti d'oro
Quando vi recherete all'Emirates Palace di Abu Dhabi non dimenticate di fare tappa al distributore automatico che si trova nella hall dell'hotel di superlusso degli Emirati: non dispensa caramelle, neppure sigari ma, più semplicemente "barrette" d'oro, da 24 carati.
Funziona proprio come un normale distributore: inserite il denaro in contanti, pochi secondi, e ... poff, la mano afferra un lucente lingotto dorato, bene rifugio per eccellenza. Il prezzo naturalmente varia a seconda delle quotazioni dell'oro, spiccioli per la gran parte degli ospiti dell'albergo, dove per una stanza servono cire a diversi zeri. Attualmente una "barretta" da un grammo costa 45 euro, per quella da 10 grammi invece il distributore ne richiede 350. L'idea è stata realizzata da una ditta tedesca - si vanta oggi il tabloid Bild - la Ec Oriente Lux Ag.

Bimbo organizza furto all'asilo
Quando le maestre dell’asilo di Jirlau, città della Romania nella zona di Braila, hanno trovato una finestra rotta nel retro dell’asilo dove lavorano, e diverse stanze messe a soqquadro, hanno immediatamente pensato ad un furto ed hanno chiamato la polizia. Gli agenti sono prontamente intervenuti, e hanno esaminato la scena del crimine, notando però uno strano particolare: non era stato minimamente toccato il (poco) denaro presente nell’asilo, ma erano spariti solo due casse piene di giocattoli.
Gli agenti hanno perciò iniziato a interrogare i vicini, nella speranza di raccogliere informazioni utili, finché hanno avuto la sorpresa, parlando con due bambini di 5 e 13 anni, di vedersi confessare il furto. Secondo quando hanno raccontato, il più giovane amava tantissimo i giochi dell’asilo, tanto che voleva assolutamente giocarci di nuovo, e non riusciva ad aspettare fino a settembre per poterci giocare, e perciò aveva convinto l’amico più grandicello ad aiutarlo nel furto.
Gli agenti hanno perciò iniziato a interrogare i vicini, nella speranza di raccogliere informazioni utili, finché hanno avuto la sorpresa, parlando con due bambini di 5 e 13 anni, di vedersi confessare il furto. Secondo quando hanno raccontato, il più giovane amava tantissimo i giochi dell’asilo, tanto che voleva assolutamente giocarci di nuovo, e non riusciva ad aspettare fino a settembre per poterci giocare, e perciò aveva convinto l’amico più grandicello ad aiutarlo nel furto.
Gallina che si crede pinguino
Signori, ecco a voi Mumble, una gallina Cinese, che come avrete capito dal suo nome, ha qualche dubbio sulla sua reale identità. La giovane gallina invece di fare "coccodè" e camminare muovendo il collo, si tiene dritta con la schiena e cammina ondeggiando da destra a sinistra, proprio come un pinguino.

Il proprietario della bizzarra gallina, il signor Lu Zi, proveniente da Jiangsu ad est della Cina, afferma che Mumble è nata con delle ali molto piccole rispetto ai suoi simili e che proprio come un pinguino le tira fuori ondeggiando quando cammina, crede proprio di essere un pinguino! Il nome Mumble è stato dato al volatile dai giornali locali che hanno preso spunto da una pinguino del cartone Happy Feet che non sapendo cantare come gli altri, si metteva a ballare.
Lu Xi sembra soddisfatto del nome dato alla sua gallina: “Non ho visto il film ma mi piace il nome. Ci siamo tutti quanti affezionati all’animale tanto che abbiamo deciso di tenerla con noi in casa anzichè metterla nel pollaio”.
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